iconografia
comune di belluno 3.1999/4.2003
Vista della discarica a copertura ultimata.
La stratigrafia dei teli sintetici di copertura.
Realizzazione di una discarica di rifiuti urbani. Progetto esecutivo, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza della discarica di rifiuti urbani di Cordele, Belluno.
obiettivi
Il lavoro ha avuto come obiettivo il progetto della discarica di Cordele a Belluno nella quale sono stati conferiti complessivamente 400.000t di rifiuti.
Nel 2000 è stato steso un secondo progetto di variante per la riqualificazione e l’inserimento paesaggistico della discarica con la ridefinizione dei sistemi di copertura.
descrizione
La variante al progetto originario è l’intervento più recente ed ha riguardato essenzialmente i seguenti aspetti:
Sono state progettate trincee drenanti lungo le sponde per la risoluzione dei problemi di fuoriuscita di percolato a nord, dove le sponde di contenimento dei rifiuti non sono state adeguatamente impermeabilizzate in fase di realizzazione. Il posizionamento planimetrico delle trincee è stato previsto in modo che tra una trincea e l’altra si situi un pozzo di drenaggio del percolato affinché le aree di emungimento siano distribuite il più uniformemente possibile. Tali pozzi di drenaggio verticali sono realizzati in modo da raggiungere una quota inferiore alla sommità dell'argine di contenimento. Quest’ultimi, riempiti di ghiaia grossolana, permettono al percolato di trovare una via maestra per raggiungere il fondo e quindi la rete di collettamento del percolato stesso. Dopo un periodo transitorio, le linee di pressione del percolato troveranno in tale modo una nuova distribuzione che le indurrà a concentrarsi verso detti pozzi e verso le trincee drenanti già descritte.
Al fine di ridurre la possibilità di formazione di sacche di biogas all’interno dell’ammasso dei rifiuti è stato indispensabile completare e ristrutturare il sistema esistente di captazione del biogas. Considerata la morfologia della discarica è stato necessario progettare la realizzazione di più berme, ad interruzione delle scarpate, al fine di creare un opportuno ancoraggio per materiali atti al sostenimento dello strato di terreno naturale. La suddivisione della scarpata in più parti consente di posare rotoli di materiale con lunghezza inferiore e di rendere meno pericolose le tensioni indotte nelle geogriglie dai possibili cedimenti differenziali tra le diverse aree della discarica. Sulla nuova profilatura è stata prevista la seguente stratigrafia (dal basso verso l’alto):