iconografia
siot spa 5.2007/9.2007
Vista della barriera acustica, dal lato della stazione, ad intervento ultimato.
Macchina operatrice durante l’esecuzione dei pali trivellati, realizzati alla base della fondazione delle barriere e necessari a contrastare l’azione del vento.
Progettazione e Direzione Lavori per la realizzazione di barriere acustiche presso la stazione di pompaggio SIOT in località Somplago [Cavazzo Carnico, UD].
obiettivi
La stazione di pompaggio dell’oleodotto della SIOT, presso l’abitato di Somplago in comune di Cavazzo Carnico, produce una rumorosità con impatto significativo sull’ambiente circostante.
Al fine di ridurre l’impatto di tale attività sui centri abitati presenti nell’area la SIOT ha richiesto la progettazione di un intervento finalizzato al conseguimento di tale obbiettivo.
L’analisi del contesto ambientale ha indicato che le aree abitate sono collocate in posizioni ben definite e l’angolo che sottendono intorno alla sorgente è piuttosto limitato, costituendo quindi una situazione ideale per la realizzazione di barriere acustiche.
La loro installazione presso la stazione SIOT ha posto delle ulteriori difficoltà legate alle necessità tecnico-operative che non modificabili quali ad esempio:
L’area sulla quale è necessario ridurre l’impatto sonoro della stazione è collocata in posizione tale da permettere una disposizione della barriera in grado di soddisfare tutti e tre gli aspetti elencati, garantendo quindi il pieno mantenimento dell’attuale operatività della centrale.
descrizione
La realizzazione dell’intervento, per quanto semplice, ha comportato l’impiego di diverse tecniche di ingegneria che hanno richiesto la realizzazione di pali trivellati per le fondazioni, al fine di garantire un sufficiente contrasto nei confronti della spinta del vento, della struttura in elevazione in carpenteria metallica e della pannellatura fonoisolante, dimensionata in base ai calcoli acustici che considerano la geometria complessiva della barriera, con adeguata valutazione degli effetti di rifrazione delle onde sonore al suo apice.
La collocazione dell’area in una zona sismica prossima ad un corso d’acqua ha richiesto inoltre, da un punto di vista amministrativo, l’espletamento delle procedure di deposito del progetto delle strutture in zona sismica e della realizzazione della valutazione paesaggistica.
Si è trattato quindi di una progettazione integrata che ha coinvolto diverse tecnologie costruttive (pali trivellati, opere in cemento armato ed in carpenteria metallica), differenti criteri di progettazione (statica ed acustica) e una completa istruttoria amministrativa (autorizzazione paesaggistica).